Pages

  • Twitter
  • Facebook
  • Google+
  • RSS Feed

lunedì 26 novembre 2012

venerdì 23 novembre 2012

Ci sono una valanga di ragioni per le quali si sente l'esigenza di acquistare: per necessità, per piacere, perchè si pensa di non avere mai abbastanza, per precauzione (il mantra in questo caso è prima o poi di sicuro mi servirà), per colmare piccole grandi mancanze.

Infinite ragioni, infiniti metodi d'acquisto. Chi preferisce frequentare i propri negozi di fiducia, dove in linea di massima sa già bene cosa potrà trovare, in quale parte del negozio e in quale giorno della settimana, come in una sorta di rituale consolidato nel tempo. Molti si affidano, invece, allo shopping online, perchè si sa, il tempo al giorno d'oggi è l'unico vero lusso e quando viene a mancare si deve porre rimedio in qualche modo, così il laptop annulla le distanze e la carta di credito la coda alle casse.

lunedì 19 novembre 2012



Se la vostra risposta a questa domanda è sì!, come lo era la mia, non sperate di trovarne qualcuna da H&M, provate con il primo supermercato.

Questa la lezione che ho imparato lo scorso giovedì, quando pensavo ingenuamente di avere già tra le mie mani la candy clutch Maison Martin Margiela per H&M, errore da dilettante.

Questa la storia.

venerdì 16 novembre 2012


Continua...

giovedì 15 novembre 2012



Non ho ancora ben capito se sono in grado di riordinare le cose oppure totalmente incapace: so solo che non posso fare a meno di conservare ogni cosa, non si può mai sapere se potrà servire, è così terribile? Mmm, chi lo sa...

In ogni caso, nel tentativo di trovare una sistemazione a tutto, riviste di moda, manuali universitari e tonnellate di appunti, ho pensato: è possibile che il numero di Vogue di settembre ed un libro di gestione d'impresa abbiano in comune qualcosa di più del loro peso (fisico)?

domenica 11 novembre 2012



Se è vero che la bellezza sta negli occhi di chi osserva, è altrettanto vero che difficilmente sarà possibile riconoscere il bello assoluto, qualcosa accettato come tale universalmente e senza riserva alcuna.

Intendiamoci, per quanto io possa apprezzare una sfilata nel suo complesso, ci saranno sempre un paio di uscite che vorrei poter cambiare, chiamatela arroganza o semplicemente istinto umano, credo si tratti un pò dello stesso principio per il quale ogni tifoso non è mai soddisfatto della formazione schierata in campo dall'allenatore della propria squadra del cuore.

     
Tutto questo mi è stato in parte confermato da una mostra vista durante la mia breve parentesi milanese, allestita per poco meno di un mese alla Triennale di Milano. Al centro della scena una borsa, la Lady Dior, che ha fatto epoca e ha contribuito ad alimentare uno status, sullo sfondo un dialogo tra artisti affermati che ne hanno documentato la popolarità nel corso degli anni e giovani artisti emergenti che ne hanno dato una lettura moderna e del tutto personale.

Con molta probabilità la maison Dior aveva identificato nella forma rettangolare e nell'impuntura a cannage gli elementi che permettevano di veicolare perfettamente la loro idea di estrema raffinatezza e impronta couture: prestata ora all'estro di numerose altre mani, la borsa è diventata metallo fuso, gomma sciolta e cortina di ferro, destrutturata nella sua esplosione, imprigionata nel ghiaccio come anche liberata dalla morsa della roccia.

Indubbiamente un bel tentativo per far emergere la diversità, in un mondo inconsueto come quello della moda, in cui uniformarsi a determinate tendenze rappresenta un rischio davvero incombente: replicare è molto semplice, rinnovare lo è sicuramente meno ma alla fine dei giochi è l'unica cosa che ripaga dello sforzo.

*kisses*
Giulia

lunedì 5 novembre 2012


Vi è mai capitato di essere a tal punto entusiasti che nonostante tutto sia ignoto, per nulla familiare e in trasformazione alla velocità della luce, non riuscite ad avvertire alcun timore o tanto meno riuscite a mettere ordine fra i vostri pensieri, né vi interessa farlo?

Nel corso degli ultimi mesi tutto ciò è stato una condizione quotidiana per me, Miss pensa innanzitutto di secondo nome. Mi è dispiaciuto davvero molto di aver messo in pausa il mio blog per così tanto tempo, ma credetemi, l'ho fatto per una buona ragione, o forse due.

 
© 2012. Design by Main-Blogger - Blogger Template and Blogging Stuff